Unleashed Dogs
recensione
(www.rawandwild.com)

luglio 2009
Black Roses - Unleashed Dogs -
(New LM Records\\Crotalo - 2009)


Parte da lontano la storia degli italiani Black Roses. Nati infatti nel 1989 per volontà di Max Gazzoni (voce), e dopo uno scioglimento nel 1991, la band nel 2006 riesce a dare vita al proprio primo album autoprodotto dal titolo The Return Of The Black Rose.
Finalmente, grazie alla New LM, la band si presenta sul mercato forte di un contratto discografico che sicuramente garantirà una maggiore visibilità. Anche se alla band le opportunità di mettersi in mostra non sono mancate neanche in passato, basti pensare alla data di Bologna di Glenn Hughes, aperta proprio dai nostri.
Unleashed Dogs, prodotto da Alessandro Del Vecchio (Planet Hard), da un punto di vista stilistico si rifà a un certo metal ottantiano di matrice USA e al caro vecchio hard rock. Questo gusto retrò in parte è dovuto alla scelta del gruppo di ripescare pezzi dal proprio repertorio e di riproporli in una versione "più patinata".
A farla da padrone sull'album è la voce di Max (ormai prossimo al suo primo album solista) che con la sua voce camaleontica riesce ad adattarsi alle diverse sfaccettature della musica dei BR (oltre ai due generi indicati prima, non mancano capatine in ambiti più propriamente blues).
Probabilmente le canzoni contenute in questo album si prestano maggiormente a una dimensione live, ricche di groove, grinta e sudore come sono.
Certa però è la sensazione piacevole che ti rimane dopo l'ascolto, che mi porta a consigliare a tutti gli amanti dell'hard rock più sanguineo questo disco.


VOTO 6,5/10

Giuseppe Cassatella